Gianni e il bullismo

Gianni è uno studente di 11 anni al primo anno di scuola media, un ragazzo molto timido da subito bullizzato dai nuovi compagni per le sue origini straniere, il suo unico compagno rimane lo smartphone.

Gianni è consapevole però che per utilizzare qualsiasi tipo di social deve avere un’età minima di 13 anni ma perchè lui continua ad usarli? Inoltre per evitare l’isolamento e l’aumento di patologie che derivano dall’uso compulsivo degli smartphone, nelle scuole il governo emana la Legge Valditara che vieta l’uso degli smartphone fino all'età di 14 anni. Tutto ciò porta al completo isolamento di Gianni che si ritrova senza via di fuga.

Questo fenomeno dell’isolamento sociale riguarda quegli adolescenti che spesso, a partire da una fobia scolare, abbandonano le relazioni amicali e tutti i contatti sociali per rinchiudersi nella propria stanza e nel proprio mondo riducendo al minimo le relazioni con persone reali per sostituirle spesso e volentieri con una frenetica attività su internet, che include l’interesse per i videogiochi, la visione di film o una serie di contatti virtuali che possono portare anche a gesti estremi senza spesso via di ritorno.

Il fenomeno si è manifestato inizialmente in Giappone, i cosiddetti Hikikomori, ma si sta ora diffondendo anche in tutto l’ Occidente. Questo fenomeno in Italia colpisce soprattutto i maschi, come il caso del nostro Gianni e che vanno da un’età compresa dai 14 anni fino ad un’età di 30 anni, trascorrendo su Internet oltre 12 ore al giorno.

Gianni infatti ha un mondo tutto suo dentro ai social, in cui lui pensa di riuscire a piacere a qualcuno che materialmente non esiste.Per non essere ulteriormente bullizzato dai suoi compagni, uscendo da scuola si ritrova spesso  ad andare a mangiare nel suo ristorante preferito dove qualsiasi cosa è gestita da dei robot che per lui sono diventati degli amici ma in realtà non riesce a comprendere che i robot non possono farlo stare meglio, proprio perchè non sono dotati né di emozioni né di sentimenti come degli essere umani.Eppure lui  si sente al sicuro con loro perché sono gli unici che lo capiscono.

Un giorno, i suoi compagni di classe hanno trovato i suoi profili social e hanno iniziato ad attaccarlo sotto ogni suo post, cominciando anche a cyberbullizzarlo.

Gianni non riuscendo più a reggere tutti quegli insulti scritti nei commenti scappa a casa dove vive con i genitori, si rinchiude nella sua stanza e non vuole più parlare con nessuno…

La mamma in ansia per l’utilizzo compulsivo dello smartphone da parte del figlio ha deciso di avvalersi del Parental Control, inoltre in camera di Gianni il padre aveva installato delle videocamere digitali perché preoccupati per la sua salute.

Gianni accende il suo gioco di realtà virtuale e si mette a giocare perdendo la cognizione del tempo…perdendosi così tutto ciò che poteva esserci nella vita reale. In questa realtà fittizia trova conforto nell’idea di avere degli amici ma non si rende conto del pericolo a cui sta andando incontro.

La mamma ad una certa ora impone a Gianni di andare a dormire però lui aveva difficoltà ad addormentarsi in quanto l’uso  dello smartphone ha avuto un impatto negativo sul suo ritmo circadiano del sonno alterando la sua routine. La qualità del sonno può ripercuotersi sul benessere psicofisico e sulle capacità mnesico- cognitive, impattando così anche la resa scolastica.

Quella notte Gianni non riusciva a prendere sonno, qualcosa di vagamente minaccioso lo teneva sveglio, la camomilla con la melatonina non gli fu di grande aiuto. 

Mentre si rigirava insonne nel letto, si accorge che è mattina sia grazie al canto  del gallo del vicino di casa sia al suono imperterrito della sveglia digitale Broleo che casualmente ha riprodotto una melodia in cui lui si rispecchia molto non riuscendo più a togliersela dalla testa per tutto il resto della giornata, il titolo è “Hikikomori” di Artemix canzone sul tema dell’isolamento sociale. Una delle frasi in cui si immedesima è: “Sei asociale, vivi solo per te stesso chiuso in quella stanza, vai un po’ fuori, sii diverso!”

Gianni capisce che purtroppo è giunto il momento di alzarsi e deve abbandonare la sua amata cameretta. Quando Broleo ha smesso di suonare, si aggiunge la voce stridula di suo padre che si fa sentire dicendogli: “Svegliati pigrone o farai tardi a scuola!”

Gianni ringraziò Broleo per il suo bellissimo risveglio felice e di essere coccolato già di prima mattina dal suo amico virtuale che a lui sembrava quasi reale.

Per Gianni quella mattinata era molto importante perché  a scuola avrebbero intrapreso una lezione sull’intelligenza artificiale, argomento da lui molto amato poiché innamorato della tecnologia. Così tutto entusiasta va a fare una doccia e si mette Agarthi il suo profumo preferito andando a scuola felice.

Gianni a scuola, durante la lezione, riceve la notizia che l’innovazione tecnologica e l’informatizzazione sarà attuata nella sua scuola prevedendo la frequenza in presenza a settimane alterne e l'introduzione di lezioni su piattaforme digitali,come Meet, piuttosto che la classica lezione frontale con i suoi professori.

Gianni pensò fin da subito di aver risolto tutti i suoi problemi relazionali perché finalmente potrà trascorrere molto più tempo nella sua amata cameretta. I genitori, invece, ricevendo la notizia che a scuola si andrà molto meno si preoccupano ancora di più pensando che questa decisione potrebbe peggiorare la situazione di loro figlio.

La scuola non deve servire soltanto ad apprendere qualche nozione ma a crescere futuri adulti equilibrati. Decisioni di questo genere possono causare una serie di squilibri nella vita scolastica come lo abbiamo vissuto nel periodo Covid 19 che oltre ad avere influenzato l’andamento delle lezioni in presenza, togliendo la possibilità di avere un contatto fisico, ha avuto anche un impatto negativo sulla circolazione andando a limitare la libertà di tutti noi riducendo l'utilizzo.  

La riflessione dei genitori di Gianni è proiettata non solo su loro figlio ma anche su tutti gli altri studenti come lui e che si andranno a proiettare in un futuro incerto e la riflessione sta proprio nel chiedersi su quanto sarà deleterio ritrovarsi con degli atenei vuoti senza dibattiti facciali, senza scambi di idee ma solo tramite video lezioni trasformando la realtà in una realtà virtuale che è sterile.

La tecnologia ha entusiasmato e immerso così tanto Gianni che lui  non si rende conto che in realtà la sua depressione e la sua insoddisfazione lo porteranno a capire da solo che, se da una parte la tecnologia gli arreca la felicità dall’altra lo rende triste, perchè ha capito che questi apparecchi non hanno un cuore e quindi non gli potranno dare quella felicità che lui cerca e ancora non trova. Una tematica che va anche presa in considerazione  è quella dell’isolamento dei giovani che utilizzano sempre di più la tecnologia, i social e gli smartphone, tale fenomeno è stato maggiormente evidenziato durante il periodo della pandemia che ha costretto non solo i giovani ma tutte le persone a stare chiuse in casa privandoli della possibilità di avere dei contatti fisici reali.

Gianni casualmente  in quel ristorante abituale e a lui molto familiare, incontra per caso, mentre stava parlando con un suo amico robot, una ragazza che fin da subito manifesta un interesse nei suoi confronti. Gianni ne è subito entusiasta e colpito dalla bellezza di questa ragazza di nome Beatrice al punto tale che si instaura un bellissimo dialogo. Gianni si trova talmente a suo agio con lei che non si accorge che il tempo è volato e che era arrivata l’ ora di chiusura del ristorante. Lei fin da subito accetterà la sua etnia facendolo sentire fin da subito a suo agio e lo aiuterà ad uscire da questa sua dipendenza virtuale trasformandola in reale.

La speranza in Gianni come in tutti i ragazzi, è di riprendere in mano la propria vita e di riallacciare finalmente i rapporti umani ridimensionando l’uso della tecnologia. Anche Papa Francesco nella sua ultima enciclica “Dilexit nos”esorta i giovani all’accoglienza, alla comunicazione, all’amore affinché il nostro mondo, che sopravvive tra le guerre, gli squilibri-socio economici, il consumismo e l’uso anti umano della tecnologia, possa recuperare ciò che è più importante e necessario: il cuore”.


“QUANDO IL BATTITO DEL CUORE SUPERA LE OMBRE DEL PASSATO, L’AMORE POTRA’ TRIONFARE SUL DESTINO.”


Federica Ferraro, Gaia Forsinetti, Vanessa Nuara, Irene d'Agruma