Didattica immersiva UPO

La didattica ‘immersiva’ intende oltrepassare il classico modello della didattica universitaria frontale proponendo la condivisione di esperienze.

L’idea tradizionale di sapere appare spesso legata a un modello cognitivista, ove il sapere appare concepito come un oggetto teorico da memorizzare. 

La didattica immersiva e inclusiva concepisce invece l’apprendimento come un’esperienza individuale e collettiva di fronte a problemi concreti, senza negare la rilevanza dell’approfondimento teorico, sviluppato però da una forte motivazione del singolo studente o di gruppi di studenti.

‘Immergersi’ nei contenuti didattici e nei problemi dell’inclusione avviene esperienze didattiche come le Summer School/Free Mover in Law and Humanities tenute a Nizza e a Cannes (dal 2015)  - legate ai corsi tenuti dal Prof. Paolo Heritier: Teoria generale del diritto e seminari di Informatica giuridica e Etica Pubblica (DIGSPES, UPO), Giustizia digitale e Diritto della società digitale (DISIT-DIGSPES, UPO), Epistemologia del diritto e dell’Economia e Informatica giuridica (DISEI, UPO), di filosofia del diritto (Antropologia filosofico-giuridica-Giurisprudenza UNITO), Filosofia del diritto (Filosofia e Scienze dell’Educazione UNITO), Law and film (Comunicazione e culture dei media UNITO).

La base scientifica per questa metodologia didattica è il recupero, preceduto dalla svolta iconica (anni ’90 – 2000) e dalla svolta affettiva (in corso) in filosofia - che hanno superato l’idea che il pensiero sia un fenomeno linguistico (in conformità alla svolta linguistica degli anni ’70) - del Logos del Mondo Estetico. Pensare è quindi un fenomeno che procede anche per immagini e per affezioni prelinguistiche, esperienze immersive, non solo linguistiche, che sviluppano un percorso percettivo differente da quello logico, più vicino alle humanities e all’opera d’arte (letteratura, pittura, cinema, musica, ecc.). 

In questo senso il diritto non è solo da intendere come un fenomeno testuale retto da norme come esclusivo sistema di fonti, ma anche da esperienze ‘immersive’ individuali e collettive (riarticolando in questa direzione antropologica la tradizionale distinzione tra diritto positivo e diritto naturale - o della coscienza). 

Due direzioni in particolare si stanno testando: la realizzazione di cortometraggi e documentari legati ai contenuti ‘razionali’ dei corsi (Cliniche Legali, Summer School, Free Mover) e la creazione di mappe in VR 360 dei testi (link alla pagina, da costruire).

Tra i numerosi corti e documentari realizzati, “18 aprile”, a firma dei regista Angelo Cretella, dedicato al tema della rieducazione umanistica del condannato, è stato presentato a Matera nel 2019 entro il programma di Matera Capitala europea della cultura e il documentario immersivo VR 360° “Dans la grotte”, realizzato alla Summer School /Free Mover 2023 di Cannes e firmato dai registai Gianluca Abbate e Angelo Cretella  (Italia/Francia 2024) è stato presentato in anteprima al Mercato Internazionale dell’audiovisivo di Roma, sezione MIA XR 14-18 ottobre 2024), Palazzo Barberini.