Gianni e la scuola
Gianni è uno studente del quinto anno del liceo socio-economico e la sua materia preferita è proprio il diritto!
Il suo sogno è diventare un insegnante, comunicare con gli studendi e far conoscere loro in cosa consiste questa bellissima materia, cioè nel far rispettare e applicare il diritto vigente dello Stato.
Un giorno, ormai laureato in Giurisprudenza, viene chiamato per una supplenza al liceo Umberto Eco di Alessandria e inizia a parlare con i suoi alunni: scopre che la classe è un indirizzo economico sociale quindi può parlare apertamente di diritto perchè lo studiano!
Inizia a raccontare quale provvedimento di legge è più importante per definire i principi di attività amministrativa e spiega loro che è la legge del 7 agosto 1990 numero 241. Questa legge ricorda alcuni principi importanti: i caratteri di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza. Inoltre un elemento importante per la pubblica amministrazione è la trasparenza degli atti pubblici per evitare il fenomeno della corruzione. Il principio di trasparenza va inteso come diritto del privato cittadino di conoscere e controllare l’attività della pubblica amministrazione. Quando invece parliamo di corruzione nella pubblica amministrazione, non va solo intesa come reato, ma come un concetto ampio, comprensivo di tutta una serie di situazioni di cattiva amministrazione e di servizi.
E proprio in questo momento un alunno alzò la mano e gli fece una domanda:
<cosa può succedere ad una persona che compie il reato?>
Un silenzio piombó in aula e Gianni rispose
< è un argomento molto interessante per te?>
E l’alunno rispose
<Si si, mi interessa molto>
Gianni diede la risposta alla sua domanda e dopo ciò ricominciò a parlare della corruzione e del principio di trasparenza:
<Nel discorso sulla corruzione e sui principi di trasparenza è importante anche considerare il concetto di “maladaptation” che si riferisce alla gestione inefficace o scorretta da parte delle istituzioni pubbliche che includono (ma non solo) incompetenza, negligenza, abuso di potere o altre pratiche che violano i principi di un buon governo e il dovere di agire nell’interesse pubblico.
Per affrontare la corruzione e promuovere la trasparenza è essenziale anche combattere la maladministrarion. Ciò può essere realizzato implementando meccanismi di controllo più rigorosi, aumentando la responsabilità delle autorità pubbliche e migliorando i processi decisionali e amministrativi. Inoltre è importante promuovere una cultura organizzativa basata sull’integrità, sull’etica con trasparenza, in modo che le istituzioni pubbliche agiscano sempre nell’interesse superiore della società. La trasparenza e l'accessibilità delle informazioni sono anche fondamentali per identificare e prevenire casi di maladministrarion e corruzione.>
Concludendo Gianni spiega che la corruzione purtroppo è un fenomeno che può avvenire anche in ambienti scolastici per varie ragioni che comunque fanno presupporre un adattamento a pratiche di vita illecite. Ragion per cui l'unica prevenzione che può farsi in tutti gli ambiti è l'educazione alla legalità, partendo dalle scuole e soprattutto dagli indirizzi scolastici che purtroppo non prevedono l'insegnamento del diritto. È vero che tutti gli studenti devono essere considerati uguali sulla base del principio di uguaglianza ma devono anche essere messi alla pari nelle conoscenze e il diritto è una disciplina che va sempre tenuta in considerazione.
Angela Huang, Jessica Sheshi, Hiba Aloui, Beatrice Bavasti