Si sono concluse con bilancio molto positivo le tre giornate di approfondimento dedicate alla ricerca di nuove ragioni della convivenza quando lo stato democratico mostra vistosi segnali di crisi.
Il luogo scelto per l’incontro, Stone oven house- ex cascina Vernarea, gli approfondimenti dell’ex sindaco di Rorà, Adolfo Rivoira, i lavori e le riflessioni portate dagli studenti sul significato della delazione, hanno fornito un valido aiuto per i successivi approfondimenti.
L’assessore alla cultura Alberto Bondavalli, i docenti Rosa Amato (Liceo Umberto Eco di Alessandria), Paolo Heritier (Upo), Alessandro Campo (Upo) e Barbara Mameli (Upo) hanno poi guidato il prosieguo dei lavori.
I proprietari della Stone owen house, Claudia Beccato e Sergey Balovin hanno introdotto molte riflessioni sulla persona umana, sui conflitti mondiali e sul clima di post verità che attualmente regna.
Ogni approfondimento ha preteso di allontanarsi da inutili estremismi (accettazione incondizionata delle scelte istituzionali o riforma delle stesse con disciplina astratta) per tentare soluzioni concrete, trasformando le relazioni quotidiane con la conoscenza, il lavoro e la riscoperta del sé.
Böckenförde, Foucault, e Nietzsche hanno dominato suggerendo l’allontanamento dall’indottrinamento eversivo delle finalità liberali dello stato di diritto osservabile nella crisi delle democrazie e nell’emergere dei sovranismi, proponendo maggiore attenzione per lo sviluppo umano integrale, stimolando quella capacità universale di questionamento radicale e creazione di valori, concentrata nella metodologia didattica della ricerca-creazione artistica.
Con l’aiuto di Nietzsche e di Schopenhauer, ma anche del cinema sociale di Jean Vigo, si è tentato di liberare il filosofo che è in noi per comprendere amministrazione e politica e, più in generale, l’utilizzo e la vera ragione del potere, coniugando le due discipline dei docenti presenti, Paolo Heritier (filosofia del diritto) e Barbara Mameli (diritto amministrativo), riscoprendo il nocciolo duro di diritti e libertà fondamentali in una definizione di benessere sociale non necessariamente rispondente ai canoni di mercato, ma della comunità in presenza che si raccoglie al di fuori dei riti e dei limiti dell’istituzione.
Dal punto di vista giuridico, l’analisi del caso degli astiosi delatori, posto al termine del suo celebre libro Diritto e Morale da Lon Fuller, protagonista, da Harvard, di uno scontro memorabile con Herbert Hart, ad Oxford, sulla teoria dell’interpretazione del diritto, ha riproposto i dubbi cui il positivismo giuridico ha dato risposta nelle teoria dei diritti dell’uomo a fine seconda guerra mondiale, credendo di aver superato per sempre il problema del giusnaturalismo e della giustizia che alberga nel cuore dell’uomo.
Il risultato?
Problematizzazione, questionamento di aspetti finora accettati come naturali o inevitabili, confronto, critica e creatività.
Un modo significativo di mettersi in discussione, di imparare gli uni dagli altri, uno sforzo nella ricerca della verità anche in tempi in cui i social network dominano con la diffusione di post verità e v’è chi prova a usare l’AI verso lo stesso fine.
Significativo l’apporto dei due registi presenti che continueranno il lavoro con gli studenti, già iniziato nei corsi durante l’anno, al free mover in Law and Humanities di Cannes che si terrà nel mese di luglio e in cui i lavori video e di produzione di testi saranno terminati. Un reportage e un cortometraggio per “superare l’esame” attraverso immagini significative anziché mediante asettica ripetizione di testi scritti, rappresenta la possibilità di una formazione della capacità creative dello studente, sempre più necessarie al giurista ai tempi dell’AI.
La nostra comunità di apprendimento orizzontale e non gerarchico, attraverso la sperimentazione critica di alternative didattiche può ritenersi soddisfatta dei risultati raggiunti e dell’ottimo lavoro degli studenti coinvolti, presenti a loro spese, pur nella consapevolezza del poco tempo a disposizione e dello sforzo richiesto.
L’uscire dai locali dell’istituzione, sia essa la scuola o l’università, consente di immergersi in una realtà diversa, coinvolgente e motivante.
I lavori degli studenti